VEGLIA SUL NOSTRO
ISTITUTO E SU TUTTA LA FAMIGLIA SALESIANA
Le prime parole della Carta delI’identità carismatica della
Famiglia Salesiana sono queste: “Con umile e gioiosa gratitudine
riconosciamo che Don Bosco, per iniziativa di Dio e la materna mediazione di
Maria, diede inizio nella Chiesa a un'originale esperienza di vita
evangelica. Lo Spirito plasmò in lui un
cuore abitato da un grande amore per Dio e per i fratelli, in particolare i
piccoli e i poveri, e lo rese in tal modo Padre e Maestro di una moltitudine di
giovani, nonché Fondatore di una vasta Famiglia spirituale ed apostolica”.[1]
Siamo per tanto una Famiglia nata dal cuore di Dio ma affidata a Maria dal primo momento della sua nascita, quando Don
Bosco ebbe il sogno dei nove anni. È sempre commovente ricordare quel primo
sogno che è il fondamento della vita apostolica del nostro Padre; tutte le
parole e i gesti hanno una dimensione profetica. Maria lì si presenta come la
Madre e la Maestra ma anche come la protettrice di tutta la sua opera:
In quel momento vidi accanto a lui una Donna di aspetto maestoso. Vedendomi sempre più confuso, mi accennò di avvicinarmi a lei, mi prese con bontà per mano e mi disse: — Guarda… Allora, sempre nel sogno, mi misi a piangere e pregai quella Signora che parlasse in modo da poter capire. Ella mi pose la mano sul capo dicendomi: — A suo tempo, tutto comprenderai.[2] In questo sogno Maria prende per mano al piccolo Giovanni e quando si trova davanti a una missione così grande, si mette a piangere e, racconta don Bosco, in quel momento di angoscia e smarrimento Maria mi pose la mano sul capo. Don Bosco sente vivamente la presenza di Maria come guida e come protettrice di quell’opera che dovrà compiere come Padre e Fondatore di una grande Famiglia tutta dedita ai giovani.
Don
Bosco, avendo sperimentato nella fondazione e sviluppo della sua opera che
«Maria ha fatto tutto», anche con interventi straordinari, dedicò la nascente
Congregazione alla Vergine col titolo di Aiuto dei Cristiani. Ricevendo poi da
Maria l’ispirazione di fondare l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice,
volle che esso fosse un monumento vivo
della sua gratitudine all’Ausiliatrice. A Lei affidò pure i Salesiani
Cooperatori, affinché ne fossero protetti e trovassero in Lei ispirazione
nell’impegno apostolico. Istituì pure l’Associazione dei Devoti di Maria
Ausiliatrice, legata al santuario di Torino, come un segno di riconoscenza per
la presenza materna della Madonna in tutta la sua opera. Questo speciale
riferimento a Maria ha segnato profondamente l’identità carismatica e
spirituale dei vari Gruppi della Famiglia Salesiana sorti lungo il XX
secolo. Maria è considerata non soltanto
come Madre della Chiesa e Ausiliatrice dei cristiani, ma anche come Madre
dell’intera umanità, così che collaboratori e collaboratrici di vari Gruppi
della Famiglia Salesiana, appartenenti anche ad altre religioni, nutrono per
Lei una sincera devozione. Si può quindi fondatamente affermare che la Famiglia
Salesiana è una Famiglia mariana.[3] La devozione a Maria è stata
(assieme a quelle verso Gesù Eucaristia e il Papa) una delle tre devozioni che
hanno segnato la vita spirituale e apostolica di Don Bosco. Tutta la Famiglia
Salesiana è, e si sente Famiglia mariana, nata per la sollecitudine materna
dell'Immacolata Ausiliatrice. Tutti i Gruppi, infatti, esprimono tale
convinzione nei testi costituzionali loro propri.[4]
Noi,
FMA apparteniamo a questa Famiglia: “Il nostro Istituto e parte viva della
Famiglia Salesiana… Nella Famiglia Salesiana condividiamo l’eredità spirituale
del Fondatore e offriamo, com’è avvenuto a Mornese, l’apporto originale della
nostra vocazione”[5], e per
ciò sentiamo il bisogno di affidarci a Maria no solo come Istituto, ma come
Famiglia e affidarle a Lei ciò che per noi è più caro.
Il
quotidiano affidamento a Maria caratterizza, dunque, la nostra spiritualità.
L’affidamento è un dinamismo ascendente: è compiere il gesto del dono di sé per
rispondere con generosità a una missione da realizzare; ma è anche un dinamismo
discendente: accogliere con fiducia e riconoscenza l’aiuto di Colei che guidò
Don Bosco e continua a guidare la Famiglia spirituale che da lui ha tratto
origine.[6]
[1]
Carta dell’identità carismatica della Famiglia
Salesiana, art. 1.
[2]
http://www.donboscoland.it/articoli/articolo.php?id=2027.
[3] Cf. Carta dell’identità carismatica della
Famiglia Salesiana, art. 11.
[4] Cf. Ivi, art. 37.
[5] C 3.
[6] Cf. Carta dell’identità carismatica della
Famiglia Salesiana, art. 37.
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