martedì 27 dicembre 2016
giovedì 15 dicembre 2016
SP 24 DICIEMBRE 2016
Ejercicio
de Contemplación a Jesús con María y José en el Pesebre
¿Por qué
un ejercicio de «contemplación»?
La contemplación
es un modo de orar un poco diferente de la meditación. No se trata tanto de hacer
brotar pensamientos o reflexiones a partir de un fragmento de la Escritura,
sino más bien de permitir al Espíritu Santo despertar nuestros «sentidos
espirituales», o bien, aquella sensibilidad interior que el Padre nos ha
regalado para que podamos «gustar y ver cuán bueno es el Señor» (Sal 33, 9). Él,
en efecto, nos ha creado para que podamos entrar en la comunión plena con Él.
Por tanto, podemos creer que tenemos en nosotras mismas la capacidad para
conocerlo y para amarlo, no con palabras, sino con los hechos y en la verdad.
mercoledì 14 dicembre 2016
POR 24 DEZEMBRO 2016
Exercício de
Contemplação com Jesus, Maria e José no Presépio
1.
Por quê um exercício de «contemplação»?
A contemplação é um modo de rezar um pouco
diferente da meditação. Não se trata tanto de ter pensamentos ou reflexões a
partir de uma passagem da Escritura, mas, antes, permitir ao Espírito Santo que
desperte os nossos «sentidos espirituais», isto é, aquela sensibilidade interior
que o Pai nos deu para podermos «saborear e ver como é bom o Senhor» (Sl33,9)
IT 24 DICEMBRE 2016
Esercizio di Contemplazione di Gesù con Maria e Giuseppe nel Presepe
★ Perché
un esercizio di «contemplazione»?
La contemplazione è un modo di pregare un po’
diverso dalla meditazione. Non si tratta tanto di fare dei pensieri o delle
riflessioni a partire da un brano della Scrittura, quanto piuttosto di
permettere allo Spirito Santo di risvegliare i nostri «sensi spirituali»,
ovvero quella sensibilità interiore che il Padre ci ha donato perché possiamo
«gustare e vedere quanto è buono il Signore» (Sal 33,9). Egli, infatti, ci ha
create perché possiamo entrare nella comunione piena con Lui. Perciò, possiamo
credere che abbiamo in noi stesse la capacità di conoscerlo e di amarlo, non a
parole, ma con i fatti e nella verità.
FR 24 DECEMBRE 2016
Exercice
de contemplation de Jésus avec Marie et Joseph, dans la crèche
★
Pourquoi
un exercice de «contemplation»?
La contemplation est une manière de prier
qui est un peu différente de la méditation. Il ne s’agit pas d’émettre des pensées
ou des réflexions à partir d’un fragment de la Sainte Ecriture, mais plutôt de
permettre à l’Esprit Saint de réveiller nos « sens spirituels », ou
bien cette sensibilité intérieure que le Père nous a donné pour que nous
puissions « goûter et voir comme est bon le Seigneur » (Psaume 33,9).
Lui, en effet, nous a créés pour que nous puissions entrer dans la pleine
communion avec Lui. Par conséquent, nous pouvons croire que nous avons en
nous-mêmes la capacité de le connaître et de l’aimer, non seulement en paroles,
mais avec les faits et en vérité.
ENG 24 DECEMBER
An
Exercise in Contemplating Jesus with Mary and Joseph in the Manger Scene
★
Why
an exercise in «contemplation»?
Contemplation
is a way of praying that is a bit different from meditation. It is not so much
a matter of thinking or of reflecting on a passage of Scripture, as much as it
is a matter of allowing the Holy Spirit to wake up our “spiritual senses,” or
our interior sensibilities which the Father has given us so that we might
“taste and see how good the Lord is.” (Ps. 33:9) In fact, He created us so that
we might enter into full communion with Him; therefore, we can believe that we
have within ourselves the ability to know Him and to love Him, not in words,
but in facts and in truth.
sabato 10 dicembre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
39. "LA PRESENTAZIONE DI GESÙ AL TEMPIO"
Mercoledì 11 dicembre 1996
1. Nell'episodio della presentazione di Gesù al tempio, san Luca sottolinea il destino messianico diGesù. Scopo immediato del viaggio della Santa Famiglia da Betlemme a Gerusalemme è, secondo il
testo lucano, l'adempimento della Legge: " Quando venne il tempo della loro purificazione secondo
la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore, come è scritto nella
Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una
coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signore " (Lc 2,22-24).
giovedì 8 dicembre 2016
A Maria Immacolata
Maria Immacolata,
Madre, Maestra e Guida nostra!
Guardando a te, vediamo la bellezza
di una vita totalmente dedicata al servizio di Dio
totalmente avvolta dal Suo amore premuroso e prevenienete!
Dalla tua purezza irradia la Grazia,
dalla tua disponibilità traspare la gioia
di saperti chiamata, nella tua povertà,
a collaborare con Dio
per la realizzazione del Suo piano di Salvezza.
Aiutaci, o Maria,
a far fruttare il dono di grazia che abbiamo ricevuto
nel giorno del nostro Battesimo
e che Dio Padre rinnova continuamente per noi,
perchè totalemente docili, come te, all'azione dello Spirito
possiamo giungere, insieme ai giovani che ci sono affidati,
alla meta della nostra vocazione:
vivere santi e immacolati con Cristo nell'amore
per sempre! Amen.
Madre, Maestra e Guida nostra!
Guardando a te, vediamo la bellezza
di una vita totalmente dedicata al servizio di Dio
totalmente avvolta dal Suo amore premuroso e prevenienete!
Dalla tua purezza irradia la Grazia,
dalla tua disponibilità traspare la gioia
di saperti chiamata, nella tua povertà,
a collaborare con Dio
per la realizzazione del Suo piano di Salvezza.
Aiutaci, o Maria,
a far fruttare il dono di grazia che abbiamo ricevuto
nel giorno del nostro Battesimo
e che Dio Padre rinnova continuamente per noi,
perchè totalemente docili, come te, all'azione dello Spirito
possiamo giungere, insieme ai giovani che ci sono affidati,
alla meta della nostra vocazione:
vivere santi e immacolati con Cristo nell'amore
per sempre! Amen.
martedì 15 novembre 2016
SP Novena de la Inmaculada
Introducción
El artículo 44 de las
Constituciones nos recuerda que «María, Madre de Dios y de la Iglesia, está
activamente presente en nuestra vida y en la historia del Instituto. Confiando
en la palabra de Don Bosco —María es quien nos guía—, cultivaremos un amor agradecido
y filial hacia Ella, y nos esforzaremos por transmitirlo a las jóvenes».
Durante esta novena, queremos ponernos en la escuela de María, Hija predilecta
del Padre para aprender de Ella la filialidad[2] y asumir nuestra
identidad filial en la vida cotidiana.
POR Novena da Imaculada
redescobrir e assumir quotidianAMENTE a nossa identidade filial
Introdução
O artigo 44 das Costituições
recorda-nos que «Maria, mãe de Deus e da Igreja está activamente presente na
nossa vida e na história do Instituto. Confiando na palavra de D. Bosco: “É Maria
quem nos guia,” cultivar-lhe-emos um amor grato e filial e empenhar-nos-emos em
transmiti-lo às jovens e aos jovens». Durante esta novena, queremos colocar-nos
na escola de Maria, Filha predilecta do Pai, para aprender com Ela a
filialidade e assumir a nossa identidade filial na vida quotidiana.
FR Neuvaine de l’Immaculée
Avec Marie Immaculée, Fille préférée du Père
Redécouvrons et assumons quotidiennement notre
identité filiale
Introduction
L’article 44
des constitutions nous rappelle que « Marie, mère de Dieu et de l’Eglise,
est activement présente dans notre vie et dans l’histoire de notre Institut.
Nous référant à Don Bosco : “ C’est Marie qui nous guideˮ, nous
développerons pour Elle,
un amour filial, plein de reconnaissance, et nous nous engageons à le
transmettre aux jeunes ». Durant cette neuvaine, nous voulons nous mettre à
l’école de Marie, Fille préférée du Père pour apprendre d’Elle la filiation et
assumer notre identité filiale dans la vie quotidienne.
ING Novena to the Immaculate
rediscovering and taking on each day our
filial identity
Introduction
Article 44 of the Constitutions reminds us that
"Mary, Mother of God and of the Church is actively present in our life and
in the history of the Institute.
Trusting in the word of Don Bosco: ‘It is Mary who guides us’, we will
cultivate for her a grateful and filial love and we will commit ourselves to
pass this on to the young people."
During this novena, let us put ourselves at the school of Mary, the Beloved
Daughter of the Father, so as to learn from her how to be sons and daughters
and to take on this filial identity in our daily life.
lunedì 14 novembre 2016
POR - 24 NOV.
24 de novembro. A
FMA reza com Maria e como Maria (Const. 37 e 39)
Com e como Maria, a Virgem da
escuta
Pelo batismo, tornámo-nos filhas
de Deus, inseridas na vida da comunhão Trinitária. A partir daquele momento,
“o Espírito Santo reza em nós, intercede
com insistência por nós e convida-nos a dar-lhe espaço...” (C 37). O Espírito
Santo é o amor que brota entre o Pai e o Filho e brota também dentro de nós.
Desta seiva vital, depende toda a fecundidade da nossa vida. A jovem Maria
Mazzarello, na vinha dos seus pais, via cada ano realizada a verdade desta
Palavra: “Permanecei em mim e eu em vós. Como o ramo não pode dar fruto por si
mesmo, se não permanecer na videira, assim também vós se não permanecerdes em mim” (Jo.15,4).
IT - 24 NOV.
24 novembre. La FMA
prega con Maria e come Maria (Cost. 37 e 39)
Con e come Maria, la Vergine in ascolto
Nel battesimo siamo state rese
figlie di Dio, innestate nella vita della comunione Trinitaria. Da quel momento
‘’lo Spirito Santo prega in noi, intercede con insistenza per noi e ci invita a
dargli spazio…’’ (C 37). Lo Spirito Santo è l’amore che scorre tra Padre e
Figlio e che scorre anche dentro di noi. Da questa linfa vitale, dipende tutta
la fecondità della nostra vita. La giovane Maria Mazzarello, nella vigna della
sua famiglia, vedeva ogni anno realizzata la verità di questa Parola:
‘’Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se
stesso se non rimane nella vite, cosi neanche voi se non rimante in me’’ (Gv
15,4).
SP - 24 NOV.
24
noviembre. La FMA ora con María y como María (Const. 37 y 39)
Con y como María, la Virgen en escucha
En el bautismo hemos sido hechas hijas de Dios, injertadas en la vida
de la comunión Trinitaria. Desde aquel momento “el Espíritu Santo ora en nosotros,
intercede con insistencia por nosotros y nos invita a darle espacio...” (Const.
37). El Espíritu Santo es el amor que fluye entre el Padre y el Hijo y que
fluye también dentro de nosotras. De esta linfa vital, depende toda la
fecundidad de nuestra vida. La joven María Mazzarello, en la viña donde
trabajaba su familia, veía cada año realizada la verdad de esta Palabra: “Permaneced en mí, y yo en vosotros. Como el
sarmiento no puede dar fruto por sí mismo si no permanece en la vid, así
tampoco vosotros si no permanecéis en mí” (Jn 15,4).
ING 24 NOV
November 24. The FMA pray
with Mary and like Mary (Constitutions
Articles 37 and 39)
With and like Mary, the listening Virgin
Through
Baptism we were made daughters of God by being grafted into the life of
communion that exists within the Trinity.
“The Holy Spirit prays in us, intercedes with insistence for us, and
invites us to make space for Him…” (Constitutions
Art. 37) The Holy Spirit is the love that flows between the Father and the Son
and which flows within us also. All
fecundity in our life depends on this life-giving fluid. Working in her family's vineyard, young Mary
Mazzarello saw the truth of this Word realized each year: "Remain in Me
and I in you. Just as the branch cannot
bear fruit by itself if it does not remain on the vine, neither can you if you
do not remain in Me." (Jn. 15:4)
FR - 24 NOV
Avec et comme Marie, la Vierge à l’écoute
Par
le baptême nous sommes devenues filles de Dieu, greffées dans la vie de la communion Trinitaire. A partir
de ce moment « L’Esprit Saint prie en nous, intercède avec insistance pour
nous et nous invite à lui faire l’espace… »(C 37). L’Esprit Saint est
l’amour qui circule entre le Père et le Fils il circule aussi en nous. De cette
(lymphe) sève vitale, dépend toute la fécondité de notre vie. La jeune Maria
Mazzarello, dans la vigne de sa famille, voyait chaque année réaliser la vérité
de cette Parole : « Restez en moi, je suis en vous.
NOVENA MARIA IMMACOLATA
riscoprire ed assumere quotidianamente la nostra identità filiale[1]
Novena dell’Immacolata 29 novembre-7 dicembre 2016
Introduzione
L’articolo 44 delle Costituzioni ci ricorda che «Maria,
madre di Dio e della Chiesa è attivamente presente nella nostra vita e nella
storia dell’Istituto. Fidandoci della parola di don Bosco: “È Maria che ci
guida”, coltiveremo per lei un amore riconoscente e filiale e ci impegneremo a
trasmetterlo alle giovani e i giovani». Durante questa novena, vogliamo
metterci alla scuola di Maria, Figlia prediletta del Padre per imparare da lei
la filialità e assumere la nostra identità filiale nella vita quotidiana.
venerdì 11 novembre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
38. "EDUCATRICE DEL FIGLIO DI DIO"
Mercoledì 4 dicembre 1996
1. Pur essendo avvenuta per opera dello Spirito Santo e di una Madre Vergine, la generazione diGesù, come quella di tutti gli uomini, ha conosciuto le fasi concepimento, della gestazione e del
parto. Inoltre la maternità di Maria non si è limitata soltanto al processo biologico del generare, ma,
al pari di quanto avviene per ogni altra madre, ha donato anche un contributo essenziale alla crescita
e allo sviluppo del figlio. Madre è non solo la donna che dà alla luce un bambino, ma colei che lo
alleva e lo educa; anzi, possiamo ben dire che il compito educativo è, secondo il piano divino, il
prolungamento naturale della procreazione. Maria è Theotokos non solo perché ha generato e
partorito il Figlio di Dio, ma anche perché lo ha accompagnato nella sua crescita umana.
venerdì 4 novembre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
37. "IL TITOLO DI MARIA MADRE DI DIO"
Mercoledì, 27 novembre 1996
1. La contemplazione del mistero della nascita del Salvatore ha condotto il popolo cristiano nonsolo a rivolgersi alla Vergine Santa come alla Madre di Gesù, ma anche a riconoscerla Madre di
Dio. Tale verità fu approfondita e percepita come appartenente al patrimonio della fede della Chiesa
già dai primi secoli dell’era cristiana, fino ad essere solennemente proclamata dal Concilio di Efeso
nell’anno 431. Nella prima comunità cristiana, mentre cresce tra i discepoli la consapevolezza che
Gesù è il Figlio di Dio, risulta sempre più chiaro che Maria è la Theotokos, la Madre di Dio. Si
venerdì 28 ottobre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
36." MARIA NELLA NASCITA DI GESU’ "
Mercoledì, 20 novembre 1996
1. Nel racconto della nascita di Gesù l’evangelista Luca riporta alcuni dati, che aiutano a megliocomprendere il significato dell’evento. Ricorda, anzitutto, il censimento ordinato da Cesare
Augusto, che obbliga Giuseppe, "della casa e della famiglia di Davide", e Maria sua sposa a recarsi
"alla città di Davide chiamata Betlemme" (Lc 2,4). Informandoci sulle circostanze in cui si
realizzano il viaggio e il parto, l’evangelista ci presenta una situazione di disagio e di povertà, che
lascia intravedere alcune fondamentali caratteristiche del regno messianico: un regno senza onori e
poteri terreni, che appartiene a Colui che, nella sua vita pubblica, dirà di se stesso: "Il Figlio
dell’uomo non ha dove posare il capo" (Lc 9,58).
giovedì 27 ottobre 2016
Francesco raccomanda la preghiera del Rosario
Alla
fine del mese di ottobre – periodo mariano per eccellenza assieme a
maggio – papa Francesco ha raccomandato la recita della “preghiera del
rosario”.
Al termine dell’Udienza Generale odierna, al momento del consueto saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli,
il Santo Padre ha indicato questa “semplice preghiera mariana”, perché
indichi ai giovani “la strada per interpretare la volontà di Dio” nella
loro vita.
domenica 16 ottobre 2016
Lettera di Sr Maria Luisa Miranda
Alle
Presidenti delle Conferenze Interispettoriali
Alle
Ispettrici
Alle
Superiore di Visitatoria
15 ottobre 2016
Carissime
sorelle,
mi
rivolgo a voi in questo mese del Santo Rosario, in cui ci sentiamo unite come
una corona intorno a Maria Madre di Misericordia. La dolcezza del suo sguardo
continua ad accompagnarci in quest’Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire
la gioia della tenerezza di Dio. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla
presenza della misericordia fatta carne.[1]
24 ottobre. La FMA: una vita guidata e ispirata da Maria (Cost. 1 e 4)
24 ottobre. La FMA: una vita
guidata e ispirata da Maria (Cost. 1 e 4)
1.
Con Maria: contempliamo la presenza e l’azione
di Maria nella nostra vita
All’origine
del nostro Istituto, dice l’articolo 1 delle Costituzioni, sta un meraviglioso
intreccio di provvidenziali interventi, che vede coinvolti in modo particolare
tre protagonisti: lo Spirito Santo, Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco. Il
dono di Dio a favore delle giovani, infatti, ovvero la fondazione di un nuovo Istituto
religioso totalmente dedicato a rispondere alle loro attese più profonde di
salvezza, raggiunge Mornese passando attraverso la duplice mediazione di un
padre e di una Madre: per opera dello Spirito Santo, infatti, siamo Figlie di
Don Bosco e di Maria Ausiliatrice. Madre Mazzarello ne era ben consapevole e
perciò invitava le suore ad osservare le Costituzioni, insistendo sul fatto che
«Le Costituzioni ce le ha date don Bosco e don Bosco sa ciò che vuole da noi
Maria Ausiliatrice» (Maccono II, 133).
24 de Outubro - A FMA: uma vida guiada e inspirada por Maria (Const. 1 e 4)
24 de Outubro - A FMA: uma vida
guiada e inspirada por Maria (Const. 1 e 4)
1.
Com Maria: contemplemos a presença e a acção de
Maria na nossa vida
Na
origem do nosso Instituto, diz o artigo 1 das Constituições, está um enredo
maravilhoso
de
intervenções providenciais em que se vêem envolvidos, de modo particular, três
protagonistas: o Espírito Santo, São João Bosco e Maria Auxiliadora. O dom de
Deus, na verdade, em favor das jovens, ou a fundação de um novo Instituto religioso
totalmente dedicado a responder às suas aspirações mais profundas de salvação,
chega a Mornese através da dupla mediação de um sacerdote e de una Mãe: na
verdade, por obra do Espírito Santo, somos Filhas de D. Bosco e de Maria
Auxiliadora. Madre Mazzarello era disso bem consciente e, a cada passo, convidava
as Irmãs a observarem as Constituições, insistindo no facto de que «As
Constituições nos foram dadas por D. Bosco e ele sabe bem aquilo que Maria
Auxiliadora quer de nós» (Maccono II, 133).
October 24 The FMA: A life guided and inspired by Mary (Const. 1 and 4)
October 24
The FMA: A life guided and inspired by Mary
(Const. 1 and 4)
1.
With
Mary: We contemplate Mary’s presence and action in our lives
At the beginning of our Institute
there was a marvelous weaving of Providential interventions, as Article 1 of
our Constitutions say, involving
three protagonists, in particular: the Holy Spirit, St. John Bosco, and Mary
Help of Christians. This gift from God
for the sake of the young; i.e., the founding of a new Religious Institute
totally dedicated to responding to their deepest expectations of salvation,
reaches Mornese through the double mediation of a father and of a Mother:
through the work of the Holy Spirit, we are, in fact, Daughters of Don Bosco
and of Mary Help of Christians. Mother
Mazzarello was well aware of this and, therefore, invited her Sisters to
observe the Constitutions, insisting
on the fact that “The Constitutions were
given us by Don Bosco and Don Bosco knows what Mary Help of Christians wants of
us.” (Maccono II 133)
24 de octubre sp. La FMA: una vida guiada e inspirada por María (Const. 1 y 4)
24 de octubre. La FMA: una vida guiada e inspirada por María (Const.
1 y 4)
1.
Con María:
contemplamos la presencia y la acción de María en nuestra vida
En el origen de nuestro Instituto, dice el
artículo 1 de las Constituciones, se encuentra un maravilloso entretejido de
providenciales intervenciones, que ve involucrados, de manera particular, tres
protagonistas: el Espíritu Santo, María Auxiliadora y San Juan Bosco. El don de
Dios en favor de la juventud, en efecto, o sea la fundación de un nuevo
Instituto religioso totalmente dedicado a responder a sus aspiraciones más
profundas de salvación, llega a Mornese pasando a través de la doble mediación
de un padre y de una madre: por obra del Espíritu Santo, en efecto, somos Hijas
de Don Bosco y de María Auxiliadora. Madre Mazzarello estaba bien consciente y,
por tanto, invitaba a las hermanas a observar las Constituciones, insistiendo
sobre el hecho que las Constituciones «Nos
las ha dado Don Bosco y Don Bosco sabe lo que quiere de nosotras María Auxiliadora...»
(Maccono II, 135).
24 de octubre sp. La FMA: una vida guiada e inspirada por María (Const. 1 y 4)
24 de octubre. La FMA: una vida guiada e inspirada por María (Const.
1 y 4)
1.
Con María:
contemplamos la presencia y la acción de María en nuestra vida
En el origen de nuestro Instituto, dice el
artículo 1 de las Constituciones, se encuentra un maravilloso entretejido de
providenciales intervenciones, que ve involucrados, de manera particular, tres
protagonistas: el Espíritu Santo, María Auxiliadora y San Juan Bosco. El don de
Dios en favor de la juventud, en efecto, o sea la fundación de un nuevo
Instituto religioso totalmente dedicado a responder a sus aspiraciones más
profundas de salvación, llega a Mornese pasando a través de la doble mediación
de un padre y de una madre: por obra del Espíritu Santo, en efecto, somos Hijas
de Don Bosco y de María Auxiliadora. Madre Mazzarello estaba bien consciente y,
por tanto, invitaba a las hermanas a observar las Constituciones, insistiendo
sobre el hecho que las Constituciones «Nos
las ha dado Don Bosco y Don Bosco sabe lo que quiere de nosotras María Auxiliadora...»
(Maccono II, 135).
sabato 15 ottobre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
35."NEL MAGNIFICAT MARIA CELEBRA L’OPERA MIRABILE DI DIO"
Mercoledì, 6 novembre 1996
1. Ispirandosi alla tradizione veterotestamentaria, col cantico del Magnificat Maria celebra lemeraviglie compiute in lei da Dio. Il cantico è la risposta della Vergine al mistero
dell’Annunciazione: l’angelo l’aveva invitata alla gioia, ora Maria esprime l’esultanza del suo
spirito in Dio salvatore. La sua gioia nasce dall’aver fatto l’esperienza personale dello sguardo
benevolo rivolto da Dio a lei, creatura povera e senza influsso nella storia. Con l’espressione
Magnificat, versione latina di un vocabolo greco dello stesso significato, viene celebrata la
grandezza di Dio, che con l’annuncio dell’angelo rivela la sua onnipotenza, superando attese e
speranze del popolo dell’Alleanza e anche i più nobili desideri dell’anima umana. Di fronte al
domenica 9 ottobre 2016
Giubileo Mariano
GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA
PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Piazza San Pietro
Sabato, 8 ottobre 2016
Sabato, 8 ottobre 2016
Cari fratelli e sorelle,
in questa Veglia abbiamo ripercorso i momenti fondamentali della vita di Gesù, in compagnia di Maria. Con la mente e il cuore siamo andati ai giorni del compimento della missione di Cristo nel mondo. La Risurrezione come segno dell’amore estremo del Padre che tutto riporta in vita e come anticipo della nostra condizione futura. L’Ascensione come condivisione della gloria del Padre, dove anche la nostra umanità trova un posto privilegiato. La Pentecoste, espressione della missione della Chiesa nella storia, fino alla fine dei tempi, sotto la guida dello Spirito Santo. Negli ultimi due misteri, inoltre, abbiamo contemplato la Vergine Maria nella gloria del Cielo, lei che fin dai primi secoli è stata invocata come Madre della Misericordia.
giovedì 6 ottobre 2016
Come introdurre alla preghiera del Rosario
5 Consigli pratici per imparare
a pregare la corona
La preghiera del Rosario è una preghiera
semplice, popolare, accessibile a tutti: è la preghiera che la Mamma del Cielo
insegna ai suoi bambini. Il Rosario è una preghiera del cuore, un dono che
Maria ci fa, per aiutarci a stare più vicini a Gesù.
Ecco cinque consigli pratici per chi vuole
iniziare a pregare la corona:
1. Il modo più facile per cominciare ad
amare il rosario è abituarsi a portare in tasca una corona. Si tratta di un
gesto semplice di affidamento a Maria. Un modo molto concreto e per nulla
faticoso di esprimerle il nostro affetto filiale. Ogni volta che mettiamo la
mano in tasca, possiamo dire un'Ave Maria, oppure invocare semplicemente Maria
con il titolo che ci è più caro (Maria Ausiliatrice prega per noi; oppure Maria
aiutami) o con parole spontanee che ci suggerisce il cuore...
La preghiera del Rosario
LETTERA APOSTOLICA
ROSARIUM VIRGINIS MARIAEDEL SOMMO PONTEFICE
GIOVANNI PAOLO II
ALL'EPISCOPATO, AL CLERO
E AI FEDELI
SUL SANTO ROSARIO
ROSARIUM VIRGINIS MARIAEDEL SOMMO PONTEFICE
GIOVANNI PAOLO II
ALL'EPISCOPATO, AL CLERO
E AI FEDELI
SUL SANTO ROSARIO
INTRODUZIONE
1. Il Rosario della Vergine Maria, sviluppatosi
gradualmente nel secondo Millennio al soffio dello Spirito di Dio, è
preghiera amata da numerosi Santi e incoraggiata dal Magistero. Nella
sua semplicità e profondità, rimane, anche in questo terzo Millennio
appena iniziato, una preghiera di grande significato, destinata a
portare frutti di santità. Essa ben s'inquadra nel cammino spirituale di
un cristianesimo che, dopo duemila anni, non ha perso nulla della
freschezza delle origini, e si sente spinto dallo Spirito di Dio a «
prendere il largo » (« duc in altum! ») per ridire, anzi 'gridare' Cristo al mondo come Signore e Salvatore, come « la via, la verità e la vita » (Gv 14, 6), come « traguardo della storia umana, il fulcro nel quale convergono gli ideali della storia e della civiltà ».(1)
venerdì 30 settembre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
34."NEL MISTERO DELLA VISITAZIONE
IL PRELUDIO DELLA MISSIONE DEL SALVATORE "
Mercoledì, 2 Ottobre 1996
1. Nell’episodio della Visitazione san Luca mostra come la grazia dell’Incarnazione, dopo averinondato Maria, rechi salvezza e gioia alla casa di Elisabetta. Il Salvatore degli uomini, racchiuso
nel grembo di sua Madre, effonde lo Spirito Santo, manifestandosi fin dall’inizio della sua venuta
nel mondo. Descrivendo la partenza di Maria per la Giudea, l’evangelista usa il verbo "anístemi",
che significa "alzarsi", "mettersi in movimento". Considerando che tale verbo viene adoperato nei
Vangeli per indicare la resurrezione di Gesù (Mc 8,31; 9,9.31; Lc 24,7.46) o azioni materiali che
comportano uno slancio spirituale (Lc 5,27-28; 15,18.20), possiamo supporre che Luca voglia
sottolineare, con questa espressione, lo slancio vigoroso che conduce Maria, sotto l’ispirazione
dello Spirito Santo, a donare al mondo il Salvatore.
sabato 24 settembre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
33."MARIA "NUOVA EVA""
Mercoledì, 18 settembre 1996
1. Commentando l’episodio dell’Annunciazione, il Concilio Vaticano II sottolinea in modo specialeil valore dell’assenso di Maria alle parole del messaggero divino. Diversamente da quanto avviene
in analoghi racconti biblici, esso è espressamente atteso dall’angelo: "Volle il Padre delle
misericordie, che l’accettazione di colei che era predestinata ad essere la madre precedesse
l’Incarnazione, perché così, come una donna aveva contribuito a dare la morte, una donna
contribuisse a dare la vita" (LG 56). La Lumen gentium ricorda il contrasto tra il comportamento di
Eva e di Maria, illustrato così da sant’Ireneo: "Come quella - cioè Eva - era stata sedotta dal
discorso di un angelo, in modo da sottrarsi a Dio trasgredendo la sua parola, così questa - cioè
Maria - ricevette la buona novella da un discorso di un angelo, in modo da portare Dio, obbedendo
sabato 17 settembre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
32. "LA SERVA OBBEDIENTE DEL SIGNORE"
Mercoledì, 4 settembre 1996
1. Le parole di Maria nell’Annunciazione: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di mequello che hai detto" (Lc 1,38) evidenziano un atteggiamento caratteristico della religiosità ebraica.
Mosè, agli inizi dell’Antica Alleanza, in risposta alla chiamata del Signore, si era proclamato suo
servo (cf. Es 4,10; 14,31). All’avvento della Nuova Alleanza, anche Maria risponde a Dio con un
atto di libera sottomissione e di consapevole abbandono alla sua volontà, manifestando piena
disponibilità ad essere la "serva del Signore". La qualifica di "servo" di Dio accomuna nell’Antico
Testamento tutti coloro che sono chiamati ad esercitare una missione in favore del popolo eletto:
mercoledì 14 settembre 2016
Contemplando l'Addolorata
Guardiamo a Maria: tra le sue braccia sta un uomo, ferito a morte dai suoi fratelli.
Il volto di lei è serio, ma composto. Nel più profondo del suo essere, ella sà che non può finire così.
Sa da dove le è venuto quel figlio, che è l'Unigenito di Dio. Ricorda lo stupore della prima volta in cui l'ha sentito agitarsi nel suo grembo. Ricorda la meraviglia e la gratitudine con cui lo ha accolto neonato tra le sue braccia e gli ha offerto il suo seno.
Ora lo accoglie in grembo ancora una volta, per l'ultima volta, inerme, silenzioso, per un ultimo saluto, prima di consegnarlo al grembo della terra.
In questo abbraccio doloroso Maria riversa sul Figlio tutta la sua fede, speranza e carità.
Risorgerà! Gesù è entrato nella morte per farla diventare la via che conduce alla Vita! Maria non lo sa spiegare, per ora, ma lo intuisce, perchè sa con certezza che Dio è fedele, che non lascerà il suo Figlio sprofondato nella morte. Per questo non smette di cantare il Magnificat, neppure tra le lacrime, neppure nella notte del dolore.
Il volto di lei è serio, ma composto. Nel più profondo del suo essere, ella sà che non può finire così.
Sa da dove le è venuto quel figlio, che è l'Unigenito di Dio. Ricorda lo stupore della prima volta in cui l'ha sentito agitarsi nel suo grembo. Ricorda la meraviglia e la gratitudine con cui lo ha accolto neonato tra le sue braccia e gli ha offerto il suo seno.
Ora lo accoglie in grembo ancora una volta, per l'ultima volta, inerme, silenzioso, per un ultimo saluto, prima di consegnarlo al grembo della terra.
In questo abbraccio doloroso Maria riversa sul Figlio tutta la sua fede, speranza e carità.
Risorgerà! Gesù è entrato nella morte per farla diventare la via che conduce alla Vita! Maria non lo sa spiegare, per ora, ma lo intuisce, perchè sa con certezza che Dio è fedele, che non lascerà il suo Figlio sprofondato nella morte. Per questo non smette di cantare il Magnificat, neppure tra le lacrime, neppure nella notte del dolore.
sabato 10 settembre 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
31. "MARIA SEMPRE VERGINE ("AEIPARTHENOS")"
Mercoledì, 28 agosto 1996
1. La Chiesa ha costantemente manifestato la propria fede nella perpetua verginità di Maria. I testipiù antichi, quando si riferiscono al concepimento di Gesù, chiamano Maria semplicemente
"Vergine", lasciando tuttavia intendere che ritenevano tale qualità come un fatto permanente,
riferito a tutta la sua vita. I cristiani dei primi secoli espressero tale convinzione di fede mediante il
termine greco aeiparthenos - "sempre-vergine" - creato per qualificare in modo unico ed efficace la
persona di Maria, ed esprimere in una sola parola la fede della Chiesa nella sua verginità perpetua.
mercoledì 7 settembre 2016
Virgen Niña
ORACIÓN
Te entrego, Virgen Niña, mi corazón para que lo presentes a Jesús. Por el amor y complacencia con que te aceptó, cuando a la temprana edad de tres años te consagraste a El, suplícale acepte el mío e imprima en él las virtudes que le faltan, para que, a imitación del tuyo, le sea agradable.
Enséñame o despreciar las honras vanas del mundo; haz que siempre sea mi único anhelo crecer en el amor de Dios, cumpliendo siempre su divina Voluntad.
Te presento también los corazones de los que no te conocen y no pueden amarte. Oh Virgen Niña, atráelos con tus inspiraciones para que, amándote todos como hijos, vayamos a cantar las glorias y magnificencias de tu hijo Jesús, nuestro Señor en el Cielo.
Te presentamos todos los niños que naceran hoy y no tienen la fortuna de tener una familia, para que Tu seas su Madre y su amparo.
Amén.
venerdì 29 luglio 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
30. "L’UNIONE VERGINALE DI MARIA E GIUSEPPE"
Mercoledì, 21 agosto 1996
1. Presentando Maria come "vergine", il Vangelo di Luca aggiunge che era "promessa sposa di unuomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe" (Lc 1,27). Queste informazioni appaiono, a prima
vista, contraddittorie. Occorre notare che il termine greco usato in questo passo non indica la
situazione di una donna che ha contratto il matrimonio e vive pertanto nello stato matrimoniale, ma
quella del fidanzamento. A differenza di quanto avviene nelle culture moderne, però, nel costume
giudaico antico l’istituto del fidanzamento prevedeva un contratto e aveva normalmente valore
definitivo: introduceva, infatti, i fidanzati nello stato matrimoniale, anche se il matrimonio si
compiva in pienezza allorché il giovane conduceva la ragazza nella sua casa. Al momento
sabato 23 luglio 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
29. " MARIA MODELLO DI VERGINITA’ "
Mercoledì, 7 agosto 1996
1. Il proposito di verginità, che traspare dalle parole di Maria al momento dell’Annunciazione, èstato tradizionalmente considerato come l’inizio e l’evento ispiratore della verginità cristiana nella
Chiesa. Sant’Agostino riconosce in tale proponimento non l’adempimento di un precetto divino, ma
un voto liberamente emesso. In tal modo si è potuto presentare Maria come esempio alle "sante
vergini" nel corso di tutta la storia della Chiesa. Maria "ha dedicato la sua verginità a Dio, quando
non sapeva ancora ciò che doveva concepire, affinché l’imitazione della vita celeste nel corpo
terreno e mortale si faccia per voto, non per precetto, per scelta d’amore, non per necessità di
servizio" (De Sancta Virg., IV, 4; PL 40,398). L’angelo non chiede a Maria di rimanere vergine; è
Maria che liberamente rivela la sua intenzione di verginità. In tale impegno si colloca la sua scelta
d’amore che la porta a dedicarsi totalmente al Signore con una vita verginale. Sottolineando la
sabato 16 luglio 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
28." VALORE DEL CONCEPIMENTO VERGINALE DI GESU’ "
Mercoledì, 31 luglio 1996
1. Nel suo disegno salvifico Dio ha voluto che il Figlio unigenito nascesse da una Vergine. Taledecisione divina postula un profondo rapporto tra la Verginità di Maria e l’Incarnazione del Verbo.
"Lo sguardo della fede può scoprire, in connessione con l’insieme della Rivelazione, le ragioni
misteriose per le quali Dio, nel suo progetto salvifico, ha voluto che suo Figlio nascesse da una
Vergine. Queste ragioni riguardano tanto la persona e la missione redentrice di Cristo, quanto
l’accettazione di tale missione da parte di Maria in favore di tutti gli uomini" (Catechismo della
Chiesa Cattolica, 502). Il concepimento verginale, escludendo una paternità umana, afferma che il
solo padre di Gesù è il Padre celeste e che nella generazione temporale del Figlio si riflette la
generazione eterna: il Padre, che aveva generato il Figlio nell’eternità, lo genera anche nel tempo
come uomo.
sabato 9 luglio 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
27."IL PROPOSITO DI VERGINITA’"
Mercoledì, 24 luglio 1996
1. All’angelo che le annuncia il concepimento e la nascita di Gesù, Maria rivolge una domanda:"Come avverrà questo? Non conosco uomo" (Lc 1,34). Un tale quesito risulta, a dir poco,
sorprendente se andiamo con la mente ai racconti biblici che riportano l’annuncio di una nascita
straordinaria ad una donna sterile. In quei casi si tratta di donne sposate, naturalmente sterili, alle
quali il dono del figlio è offerto da Dio attraverso la normale vita coniugale (cf. 1Sam 1,19-20), in
risposta ad accorate preghiere (cf. Gen 15,2; 30,22-23; 1Sam 1,10; Lc 1,13). Diversa è la situazione
in cui Maria riceve l’annuncio dell’angelo. Ella non è una donna maritata che abbia problemi di
sterilità; per scelta volontaria intende restare vergine. Questo suo proposito di verginità, frutto di
sabato 2 luglio 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
26. "LA VERGINITA’ DI MARIA, VERITA’ DI FEDE"
Mercoledì, 10 luglio 1996
1. La Chiesa ha costantemente ritenuto la verginità di Maria una verità di fede, accogliendo edapprofondendo la testimonianza dei Vangeli di Luca, di Matteo e, probabilmente, anche di
Giovanni. Nell’episodio dell’Annunciazione, l’evangelista Luca chiama Maria "vergine", riferendo
sia della sua intenzione di perseverare nella verginità come del disegno divino che concilia tale
proposito con la sua prodigiosa maternità. L’affermazione del concepimento verginale, dovuto
all’azione dello Spirito Santo, esclude ogni ipotesi di partenogenesi naturale e rigetta i tentativi di
spiegare il racconto lucano come esplicitazione di un tema giudaico o come derivazione di una
sabato 25 giugno 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
25. "COLEI CHE HA CREDUTO "
Mercoledì, 3 luglio 1996
1. Nel racconto evangelico della Visitazione, Elisabetta "piena di Spirito Santo", accogliendo incasa Maria, esclama: "Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore" (Lc
1,45). Questa beatitudine, la prima riferita dal Vangelo di Luca, presenta Maria come colei che con
la sua fede precede la Chiesa nella realizzazione dello spirito delle beatitudini. L’elogio tessuto da
Elisabetta alla fede di Maria è rafforzato dal confronto con l’annuncio dell’angelo a Zaccaria. Una
lettura superficiale delle due annunciazioni potrebbe considerare simili le risposte di Zaccaria e di
Maria al messaggero divino: "Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è
avanzata negli anni", dice Zaccaria; e Maria: "Come avverrà questo? Non conosco uomo" (Lc
1,18.34). Ma la profonda differenza tra le disposizioni intime dei protagonisti delle due vicende
lunedì 20 giugno 2016
La Consolata di Torino
Oggi, 20 giugno, Torino festeggia la Consolata, cui è dedicato il Santuario mariano più antico di Torino e a cui Don Bosco era molto devoto.
(L'articolo che pubblichiamo è di Daniele Bolognini, ed è tratto dal sito www.santibeati.it)La devozione torinese verso la Consolata, Patrona dell’ Arcidiocesi, è certamente la più sentita oltre ad essere la più antica. Le origini sono remote, secondo la tradizione il protovescovo S. Massimo fu il costruttore di un’antica chiesa mariana proprio a ridosso delle mura cittadine, presso la torre angolare i cui resti sono ancora visibili. Simbolicamente allineato alle antiche mura, a prova della protezione, sorge oggi l’altare maggiore in cui è collocata la veneratissima effige. Originale è il titolo di “Consolata”, probabilmente un’antica storpiatura dialettale, “la Consolà”, del più consueto “Consolatrix afflictorum”. Per noi è bello pregare Maria meditando che Consolata da Dio è più che mai Consolatrice nostra.
sabato 18 giugno 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
"SANTA DURANTE TUTTA LA VITA"
Mercoledì, 19 giugno 1996
1. La definizione del dogma dell’Immacolata Concezione considera in modo diretto unicamente ilprimo momento dell’esistenza di Maria, a partire dal quale Ella è stata "preservata immune da ogni
macchia di colpa originale". Il Magistero pontificio ha voluto così definire solo la verità che era
stata oggetto di controversie nel corso dei secoli: la preservazione dal peccato originale, senza
preoccuparsi di definire la santità permanente della Vergine Madre del Signore. Tale verità
appartiene già al sentire comune del popolo cristiano. Esso attesta infatti che Maria, esente dal
peccato originale, è stata preservata anche da ogni peccato attuale e la santità iniziale le è stata
concessa perché riempisse la sua intera esistenza.
sabato 11 giugno 2016
Catechesi mariane di Giovanni Paolo II
23. "IMMACOLATA: LA DEFINIZIONE DOGMATICA DEL PRIVILEGIO"
Mercoledì, 12 giugno 1996
1. La convinzione che Maria fu preservata da ogni macchia di peccato sin dal suo concepimento, sìda essere chiamata tutta santa, andò nei secoli imponendosi progressivamente nella liturgia e nella
teologia. Tale sviluppo suscitò, all’inizio del XIX secolo, un movimento di petizioni in favore di
una definizione dogmatica del privilegio della Immacolata Concezione. Nell’intento di accogliere
questa istanza, verso la metà di quel secolo, il Papa Pio IX, dopo aver consultato i teologi, interpellò
tutti i vescovi sull’opportunità e sulla possibilità di tale definizione, convocando quasi un "concilio
per iscritto". Il risultato fu significativo: l’immensa maggioranza dei 604 vescovi rispose
positivamente al quesito. Dopo una così vasta consultazione, che mette in risalto la preoccupazione
lunedì 30 maggio 2016
IL MAGNIFICAT, ANNUNCIO DI GIOIA
Pubblicato in: "Da mihi animas".
Rivista
delle Figlie di Maria Ausiliatrice,
(1992)11, pp. 430-433.
"L'anima mia magnifica il Signore e il mio
spirito esulta in Dio mio salvatore". Le prime battute del Magnificat
danno subito il tono festoso e gioioso a tutto il canto, e al di la del
canto, a tutto il Vangelo, che e per natura sua, una lieta notizia.
La gioia di Maria nel Magnificat
prelude all'annuncio dell'angelo a Betlemme: "Vi annuncio una grande gioia,
che sarà di tutto il popolo" (Lc 2,10), alla proclamazione profetica di
Gesù nella sinagoga di Nazaret: Lo Spirito "mi ha mandato per annunciare
ai poveri un lieto messaggio" (Lc 4,18) e alla "grande gioia"
dei discepoli nell'incontrare il Risorto a Gerusalemme. Betlemme, Nazaret,
Gerusalemme: dove passa Dio "tutto canta e grida di gioia" (Sal 65).
Come l'aurora che precede il sole, Maria
precede questo lieto passaggio di Dio nel mondo. E la prima evangelizzata, la
prima destinataria del lieto annuncio. In lei la salvezza irrompe nella storia,
con lei inizia la "pienezza del tempo" (Gal 4,4), per mezzo di lei
Dio "cambia il lutto in danza" (Sal 29). Il suo cantico celebra
quest'evento tanto atteso e al tempo stesso sorprendente ed improvviso; esso
mantiene intatti, nei secoli, lo stupore, l'incanto, la commozione profonda di
quel momento singolare.
domenica 8 maggio 2016
Proposal for the Novena to Mary Help of Christians May 15 – 23, 2016 ING
For
Don Bosco, Mary Help of Christians was a living presence in his own life, in
the Oratory, and in the life of the poor boys who attended it. Mary is actively present in the history of the
Church, of humanity, and of our Community.
She is a maternal presence and mediatrix of grace for her children and a
Mother who continues to fight against the evil that surrounds and menaces us. When Don Bosco used to propose to people to
“make a novena,” he did so convinced of the motherliness and mediation of
Mary.
Iscriviti a:
Post (Atom)