domenica 8 maggio 2016

Proposta per la Novena di Maria Ausiliatrice 15 – 23 maggio 2016 ITA


            Per don Bosco Maria Ausiliatrice era una presenza viva nella sua stessa esperienza, nell’oratorio e nel vissuto dei ragazzi poveri che lo frequentavano. Maria è attivamente presente nella storia della Chiesa, dell’umanità e delle nostre comunità. Una presenza materna e mediatrice di grazia per i suoi figli, una Madre che continua a lottare contro il male che ci circonda e minaccia.
Quando don Bosco proponeva alle persone di offrire una “novena”, lo faceva convinto della maternità e mediazione di Maria. Non dubitava che Maria si sarebbe manifestata ancora in tanti modi per aiutare tutti quelli che la invocano con amore e con fede. Diceva: “Se volete ottenere grazie dalla S. Vergine fate una novena” (MB IX, 289), cioè intensificate la preghiera a Lei.
            Oggi anche noi iniziamo la novena la Maria Ausiliatrice tanto cara a don Bosco e a tutta la Famiglia Salesiana. Vogliamo chiedere con fede a Maria di intercedere presso il Signore per la conversione di ognuna di noi, sue figlie, perché possiamo vivere quest’anno della misericordia nella convinzione che è un anno di grazia del Signore, un’opportunità per andare sempre più al centro del mistero di Dio e della nostra fede, per ricevere la misericordia e donare misericordia, per cambiare il nostro cuore e le nostre comunità in spazi più misericordiosi, meno freddi, più caldi di amore e di solidarietà tra di noi e verso i nostri fratelli e sorelle più bisognosi, soprattutto i giovani.
            Ricordiamo che cosa chiedeva don Bosco a chi voleva ottenere una grazia speciale da Maria Ausiliatrice: una forte fede in Dio, unita alla convinzione che Egli sa ciò che è meglio per noi, e la disponibilità ad accettare come sua volontà o permissione quello che avverrà. Inoltre, don Bosco insisteva sulla necessità di disporre il cuore a vivere la novena con fede: invitava ad accostarsi al sacramento della Riconciliazione e all’Eucaristia; a ravvivare la fede in Gesù Sacramentato e nella mediazione materna di Maria Ausiliatrice; a fare un’offerta per le opere dedicate all’educazione dei giovani. Nel nostro caso, non faremo un’offerta materiale, ma rinnoveremo l’offerta della nostra vita per la salvezza delle giovani e dei giovani.
            Siamo invitate a pregare ogni giorno la novena tradizionalmente proposta da don Bosco[1] e a riprendere un elemento dell’itinerario di approfondimento della preghiera di affidamento a Maria Ausiliatrice che abbiamo vissuto durante tutto l’anno, ogni 24 del mese. In questo modo vogliamo preparare il cuore a ricevere la grazia della conversione personale e comunitaria e a rinnovare solennemente il nostro affidamento a Maria Ausiliatrice il 24 maggio. Ogni comunità è invitata a trovare la modalità più adatta alla propria situazione concreta per celebrare insieme questo momento.[2]


Proposta per la Novena di Maria Ausiliatrice

1° giorno: «Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, noi ci affidiamo a te per poter vivere totalmente disponibili a Dio per la redenzione del mondo».
Nella nostra vita quotidiana, ci sono tante piccole o grandi occasioni, per completare nella nostra carne «quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa» (Col 1,24); ma a volte rischiano di andare sprecate perché il Signore non ci trova pronte ad accogliere dalle sue mani neanche una sola spina della sua corona. In qualche momento immaginiamo di poter morire martiri per la fede, ma non riusciamo ad accogliere un imprevisto che scombina i nostri piani…
*      Impegno: Mi affido a Maria per essere come lei, disponibile ad accogliere con amore e senza perdere la pazienza la volontà di Dio.
2° giorno: «Tu che sei Madre e Ausiliatrice della Chiesa proteggi il nostro Papa Francesco, i Vescovi, i Sacerdoti e i Religiosi».
Il secondo capoverso dell’atto di affidamento ci invita a riconoscere in Maria, «Madre di Gesù e Madre nostra», la «Madre e Ausiliatrice della Chiesa». Colei, infatti, che nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4) ha dato un corpo di carne al Figlio di Dio, fino alla fine dei tempi collaborerà con la Spirito Santo, perché il Corpo di Cristo che è la Chiesa sia continuamente rigenerato nell’amore del Padre (1Pt 1,3). In questo Corpo, insegna San Paolo, vi sono molte membra (1Cor 12,12). Di ognuna di esse Maria è chiamata a prendersi cura, attraverso la sua potente intercessione e il suo luminoso esempio di vita totalmente donata.
*      Impegno: Con Maria, meditiamo le parole di Gesù «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri» (Gv 13,35), pensandole riferite alle consorelle della mia comunità o Ispettoria, a tutti i fratelli e sorelle nella fede che vivono nella parrocchia, città, diocesi, in cui sono inserita.
3° giorno: «Apri il cuore dei giovani alla chiamata del Signore e fa che lo seguano con coraggio e fedeltà».
Siamo invitate ad aiutare i giovani ad essere «felici nel tempo e nell’eternità», accompagnandoli nella scoperta della propria vocazione. Se tutti sono chiamati, il discernimento vocazionale non può essere un privilegio riservato ai bravi ragazzi. Certo, il cammino deve essere diverso per ognuno, poiché per ognuno sono diversi sia il punto di arrivo che il punto di partenza, ma, nonostante questo, ogni giovane ha il diritto di sentirsi dire che è amato da Dio in modo unico e personale e che, come ogni innamorato, Dio desidera essere ricambiato.
I giovani potranno credere all’amore di Gesù se li amiamo gratuitamente come Lui li ama e condividiamo con loro la nostra esperienza di incontro con Dio (ACGXXIII).
*      Impegno: Con Maria e in comunità possiamo chiederci se la nostra comunità è vocazionale e se favorisce la cultura vocazionale attraverso una presenza educativa che promuove il discernimento e l’accompagnamento dei giovani.
4° giorno: «Veglia sul nostro istituto e su tutta la Famiglia Salesiana, sui nostri parenti e benefattori, sulle exallieve e su tutti i giovani a noi affidati».
Siamo una Famiglia nata dal cuore di Dio e affidata a Maria dal primo momento della sua nascita, quando Don Bosco ebbe il sogno dei nove anni. È sempre commovente ricordare quel primo sogno che è il fondamento della vita apostolica del nostro Padre; in esso tutte le parole e i gesti hanno una dimensione profetica. Maria lì si presenta come la Madre e la Maestra ma anche come la protettrice di tutta la sua opera.
Noi, FMA apparteniamo a questa Famiglia: “Il nostro Istituto è parte viva della Famiglia Salesiana. Nella Famiglia Salesiana condividiamo l’eredità spirituale del Fondatore e offriamo, com’è avvenuto a Mornese, l’apporto originale della nostra vocazione” (Cost. 3).
*      Impegno: Oggi ci affidiamo a Maria non solo come Istituto, ma anche come Famiglia Salesiana e preghiamo per tutti i suoi gruppi, perché possiamo sperimentare che Maria “ha fatto tutto” nell’opera di don Bosco e anche nella nostra vita.
5° giorno: «Madre e Modello della Chiesa, insegnaci a vivere come te la carità paziente, l’umiltà gioiosa, la purezza di cuore».
La carità paziente, l’umiltà gioiosa e la purezza di cuore di Maria, non sono merito del suo impegno personale, ma frutto della sua comunione intima e indissolubile con Gesù: il suo amore per noi è partecipazione all’infinito amore di Gesù per noi, la sua umiltà è conformazione all’umiltà di Gesù, la sua purezza è l’irradiazione della presenza di Dio in lei, una presenza che tutta la pervade e la possiede. Per questo Maria è anche piena di gioia fino a traboccare: Lei è la Casa del Dio-con-noi! Essere la Casa di Dio tra gli uomini: ecco che cosa si aspetta Dio dalla sua Chiesa e da ognuna di noi!
*      Impegno: Con Maria andrò ha fare una visita a Gesù Eucaristico per ascoltarlo e ringraziarlo, per lasciarmi coinvolgere dalla sua misericordia, dai suoi sentimenti e imparare il segreto di un autentico incontro con le sorelle, con i membri della Comunità Educante e con quanti incontrerò oggi (Cfr. Cost. 40).
6° giorno: «perché possiamo essere segni della tua presenza nel mondo».
Essere nel mondo la presenza viva di Maria è anche ciò che Don Bosco desiderava dalle FMA. Don Rua, esplicitando questo desiderio del Fondatore, amava ripetere: «Voi dovete diventare una sua immagine. Lei Ausiliatrice del popolo cristiano, voi, sue Figlie, preparatevi a diventare ausiliatrici delle anime sulla via del Paradiso». Questo implica per noi, metterci alla scuola di Maria, imparare “il suo atteggiamento di fede, di speranza, di carità e di perfetta unione con Cristo, e aprirci all’umiltà gioiosa del Magnificat” (Cost. 4)
*      Impegno: Oggi prendo un po’ di tempo per meditare uno degli articoli mariani delle nostre costituzioni e chiedo a Lei la grazia di sentirla presente nella mia vita e di aiutarmi ad uscire da me stessa per portare Cristo agli altri.
7° giorno: «O Maria Ausiliatrice, rendici fedeli alla nostra vocazione e donaci la certezza della tua protezione in ogni circostanza della vita e al momento della morte».
L’atto di affidamento, raccogliendo in poche righe la sapienza di vita dei Fondatori, ci suggerisce di affidare all’intercessione materna di Maria questo importante compito di maturare nella fedeltà al dono ricevuto della vocazione. La Madonna stessa, nel sogno delle due colonne, dice a Don Bosco e ai suoi giovani: «Se voi sarete per me figli devoti, Io sarò per voi Madre Amorosa». Con queste semplici parole, Maria ci assicura che potremo sperimentare la «certezza della sua protezione in ogni circostanza della vita e al momento della morte», nella misura in cui ci affideremo a lei, non soltanto a parole, ma «coi fatti e nella verità» (1Gv 3,18).
*      Impegno: al mattino affido in modo esplicito a Maria gli incontri e gli impegni della giornata chiedendo la grazia di essere guidata in ogni cosa da Lei. Alla sera, nell’esame di coscienza, mi domando: che cosa avrebbe fatto Maria al mio posto… con quella persona… in quella situazione…?

8° giorno: «Aiutaci a vincere ogni forma di male e di peccato».
Nella lotta contro il peccato, Maria è la nostra prima alleata. L’incessante invito che Papa Francesco ci rivolge a valorizzare la misericordia di Dio va nella stessa direzione: rinnovando ogni giorno la consegna della nostra fragilità, dei nostri punti deboli e delle nostre brutte abitudini alla misericordia del Padre, a poco a poco, ma realmente, veniamo liberate, guarite, santificate dal suo amore. Dio, infatti - ama ripetere il Papa - non si stanca mai di perdonarci. Il problema è che siamo noi a stancarci di chiedere perdono. Lui mai si stanca di perdonare, ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono.
Dio desidera renderci sempre più simili a Maria! Più grande sarà il nostro desiderio di essere perdonate, più grandi saranno i frutti della sua misericoridia!
*      Impegno: insieme a Maria mi preparo a vivere il sacramento della riconciliazione in umile atteggiamento di fede per accettare nella pace la mia povertà e compiere con più impegno il cammino di liberazione dal peccato, e ad accogliere la misericordia del Padre.


9°giorno: «Perché con te e come te possiamo glorificare il Signore ora e sempre. Amen».
Dio ha scelto Maria, umile fanciulla di Nazaret, per compiere la sua salvezza. Egli ha voluto chinarsi su di Lei e chiedere il suo consenso. Sappiamo che questa logica continua. Dio continua a scegliere i piccoli per compiere cose grandi, ha scelto Giovanino Bosco il piccolo pastorello dei Becchi, ha scelto l’ignorante contadina di Mornese, Maria Mazzarello e oggi sceglie Te, me, tutti noi per continuare la sua storia di salvezza. E’ una logica che sconvolge gli schemi umani. Nel Magnificat Maria loda la fedeltà e l’amore di Dio. Egli si è ricordato della sua promessa fatta ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. Una promessa che si fa realtà in Gesù.
*      Impegno: Cantiamo con Maria il Magnificat glorificando il Signore per le meraviglie che ha compiuto in noi e in tutta l’ Umanità.





[1] 3 volte Padre nostro, Ave Maria, Gloria e Sia lodato e ringraziato in ogni momento il Santissimo e Divinissimo Sacramento; 3 volte Salve Regina e Maria aiuto dei cristiani prega per noi. Si può concludere con Ricordati o Santissima Vergine Maria che non si è mai udito…
[2] Il giorno 24 si può aggiungere una piccola introduzione alla preghiera dell’Affidamento, in cui sottolineare il desiderio e l’impegno di rinnovare il nostro affidamento a Lei. Oppure si può solennizzare la preghiera del rosario, o pensare ad una piccola celebrazione, da vivere in un altro momento della giornata, in cui unire alla preghiera dell’atto di Affidamento anche un gesto simbolico. Per esempio: porre accanto all’altare un’immagine dell’Ausiliatrice, ai cui piedi ogni sorella depone un cartoncino con il proprio nome o il nome dei giovani che le vogliamo raccomandare… dopo aver compiuto il gesto si recita l’Affidamento. Oppure ci si può radunare intorno ad una immagine di Maria particolarmente significativa che si trova nella Casa: ogni sorella può portare con sé un fiore da offrire all’Ausiliatrice. Dopo l’omaggio floreale, si prega l’Affidamento. A seconda del contesto, si può pensare di coinvolgere anche i giovani o la comunità educante…

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