Con Maria attendiamo Gesù - III giorno
Visitazione, Marko Ivan Rupnik (Belgrado) |
Padre Rupnik ci
invita a contemplare nell’incontro di Maria ed Elisabetta un anticipazione del
futuro incontro tra i loro figli: Maria porta sul grembo un medaglione con il volto
di Gesù, mentre alle spalle di
Elisabetta si trova Giovanni il Battista, che
con la mano destra indica Gesù e nella sinistra tiene una conchiglia, simbolo
del battesimo. Sua madre, similmente, indica con la destra il grembo di Maria e
avvicina la sinistra al capo di lei in un gesto di benedizione. Maria, in
risposta, alza la mano destra al cielo, al Signore che «ha guardato l’umiltà
della sua serva» (Lc 1,48). Solo Gesù,
per ora, non fa nulla: si lascia portare e
benedire, come si lascerà battezzare. Lo Spirito Santo è
il protagonista nascosto dell’incontro tra le due madri e i figli che portano
in grembo. Anche il mosaico lo sottolinea: una colonna d’oro scende dal cielo, lambisce
Giovanni ed Elisabetta, inonda Maria. Lo Spirito apre gli occhi delle cugine a riconoscere l’una nell’altra la
presenza di Dio e l’opera della sua misericordia.
Questo atteggiamento, questa capacità di vedere
l’azione di Dio nell’altro è ciò che dispone al servizio cristiano: Maria non
va ad Elisabetta per dimostrare che è brava, né per avere un potere su di lei
ed Elisabetta non loda Maria per avere qualcosa in cambio. Quando andiamo
all’altro con rassegnazione, con pessimismo, con sentimenti di rivalità, con
ricatti affettivi o segrete mire di dominio, possiamo stare certi che non è lo
Spirito a guidarci, ma il «nemico della nostra salvezza». In questi giorni di attesa, proviamo a spazzare via dalla nostra mente e dal nostro cuore i pensieri e
i sentimenti che demoliscono noi stessi e gli altri e a lasciare spazio
libero allo Spirito!
Avete scritto con il nero su uno sfondo nero
RispondiEliminaMa si vede normale!!!!!!
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